Deceuninck-QuickStep, Remco Evenepoel è il più giovane ciclista belga dell’anno della storia

In Belgio il premio al “Ciclista dell’anno” è una bicicletta di cristallo. Ebbene, per il 2019 quella bicicletta  è finita nelle mani di Remco Evenepoel. Il19enne della Deceuninck-QuickStep, che nella ha affrontato la stagione appena conclusa da neoprofessionista, è stato infatti insignito del riconoscimento istituito dal giornale Het Laaste Nieuws, ricevendolo direttamente, mercoledì sera, dalle mani di Eddy Merckx. Una nota non trascurabile: dopo 28 edizioni, Evenepoel è l’atleta più giovane a essere premiato come ciclista dell’anno in Belgio, nazione dove quella delle due ruote è sostanzialmente una religione sportiva.

“Sono davvero felice e fiero di essere riuscito a vincere un premio individuale quest’anno. Significa che ho avuto una buona stagione e alcune buone prestazioni – ha dichiarato Evenepoel a premio ricevuto – È il culmine  del mio primo anno con la Deceuninck-QuickStep, che è stato davvero speciale, e questo trofeo significa molto per me. È una splendida sensazione e mi dà la spinta per vivere la pausa invernale completamente concentrato sul prossimo anno. Sono preparato e motivato per lavorare duro e non vedo l’ora di andare a Calpe fra pochi giorni e unirmi alla squadra per il nostro ritiro invernale”. Evenepoel ha preceduto, nella classifica del “Kristallen Fiets” il suo, ormai ex, compagno di squadra Philippe Gilbert. Nel 2018 il fenomenale 19enne, reduce dal successo alla Clasica San Sebastian e ai Campionati europei a cronometro,  aveva già vinto il premio come miglior giovane belga della stagione.

La serata delle “biciclette di cristallo” è stata un vero trionfo per la Deceuninck, che ha portato a casa anche il premio di manager dell’anno e quello di miglior gregario. In quest’ultima categoria, in cui è stato decisivo il voto del pubblico via Internet, il riconoscimento è andato a Tim Declercq, che ha così “doppiato” quello del 2018. In questo campo, la squadra belga vede un suo corridore premiato ininterrottamente dal 2012: “Perché lo vinciamo sempre noi? Abbiamo tanti capitani e corridori vincenti in squadra – le parole di Declercq, 30 anni – Così c’è sempre un sacco di lavoro da gregari da fare. È il mio lavoro ed è quello che faccio meglio su una bicicletta.  Ed è bello che io possa vincere un premio facendolo.”

Il manager, inoltre. Un “Kristallen Fiets” è andato anche a Patrick Lefevere, “ammiraglio” della Deceuninck-QuickStep, che lo ha vinto per la settima volta. “È un onore – ha commentato il belga – Ma quello che ha reso questa serata davvero speciale è il fatto di essere sul podio con due dei nostri corridori. I loro premi sono l’ulteriore conferma della straordinaria stagione che abbiamo vissuto e del grande lavoro che facciamo ogni singolo anno. Non è il successo di un uomo, ma di un’intera squadra. Noi siamo il Wolfpack, abbiamo legami davvero solidi e sapere che ci sono persone che vogliono correre o lavorare per noi mi rende estremamente orgoglioso.

In campo femminile, il premio di ciclista belga dell’anno è andato a Sanne Cant  (IKO Isolatie-Crelan), che nel 2019 ha vinto il titolo mondiale di ciclocross.

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